Da Luciano Lombardi

Francia, le critiche di Macron alla strategia europea sull’IA

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15 Jun 20231 minuti
Intelligenza artificiale

La posizione del presidente francese nei confronti dell’AI Act, appena entrato nella fase finale del suo iter legislativo, assume toni perplessi, per non dire critici. Le obiezioni principali riguardano l’impostazione della strategia europea, che giudica troppo autarchica.

Credito: Getty Images

Non è possibile pensare a un AI Act circoscritto alla sola Europa continentale. In questa frase c’è la sintesi delle rimostranze che il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, ha espresso nei confronti della linea strategica con la quale i legislatori europei hanno dato alla luce l’AI Act, il Regolamento sull’impiego dell’intelligenza artificiale in Europa fresco di approvazione da parte del Parlamento europeo.

Secondo Macron, la natura del provvedimento risulta essere eccessivamente circoscritta al Vecchio Continente, quando invece il giusto approccio sulla regolamentazione avrebbe dovuto tenere maggiormente conto della necessità di una cooperazione a livello mondiale, affidando all’Ocse il compito di allineare le strategie europee con quelle dei principali Paesi mondiali, Stati Uniti e Cina su tutti.

Nel suo intervento, il presidente francese ha voluto esprimere, tra le righe, anche la volontà del Proprio Paese di raggiungere il primato tecnologico in questo contesto, e di voler mettere in primo piano l’IA nel programma di finanziamenti per la digital trasformation denominata Tibi 2, che prevede uno stanziamento nazionale di ben 7 miliardi di euro.