Da John Edwards

7 tendenze nella strategia cloud aziendale per il 2023

Analisi
14 Jun 202310 minuti
Informatica in-the-cloudGestione del cloud

Le prospettive del cloud sono rosee e in rapida evoluzione. Ecco le principali tendenze da seguire per quanto riguarda il mercato del cloud, e relative al modo in cui le aziende stanno evolvendo il loro utilizzo di questa tecnologia.

Credito: Getty

È innegabile che il cloud stia andando in molte direzioni diverse, tutte finalizzate a fornire un accesso rapido e scalabile alle risorse di elaborazione e ai servizi IT.

Tuttavia, con l’evolversi di questa tecnologia, molte aziende stanno diventando più accorte nel costruire il loro percorso di trasformazione, cercando di colmare il divario tra il semplice utilizzo e la creazione di valore a livello aziendale, osserva Cenk Ozdemir, cloud and digital leader della società di consulenza aziendale PwC. “Le imprese sono davvero concentrate sul raggiungimento dell’inafferrabile ROI del cloud, e solo una minoranza è riuscita nell’obiettivo”, spiega.

Ecco una rapida carrellata delle principali tendenze del cloud aziendale che promettono di ottenere un maggior ROI attraverso l’innovazione e il miglioramento delle performance.

1. L’IA/ML al centro della scena

Tutti i principali vendor di cloud stanno lanciando funzioni e prodotti di IA/ML, molti dei quali sono progettati per essere utilizzati con le loro offerte principali, afferma Scott W. Stevenson, partner tecnologico dello studio legale Culhane Meadows. Egli osserva che la maggior parte dei provider sta utilizzando l’IA/ML anche per migliorare il provisioning dei propri servizi.

Anche se nessuno vuole rimanere indietro, qualora le promesse dell’IA/ML si dovessero avverare, subentrerebbero vari livelli di preoccupazione per l’affidabilità, la sicurezza e la parzialità, soprattutto da parte dei clienti, afferma Stevenson.

“Non c’è dubbio che l’adozione continuerà a ritmo sostenuto in generale, ma i clienti aziendali più grandi, in particolare nei settori altamente regolamentati, saranno più attenti”, osserva Stevenson. Tuttavia, il manager non si aspetta di vedere molte imprese che si accontentano di stare in disparte. “È possibile che le lezioni apprese durante la migrazione alle soluzioni cloud negli ultimi anni servano da tabella di marcia parziale per l’adozione delle tecnologie IA/ML, anche se con una tempistica accelerata”.

Secondo Michael Ruttledge, CIO e responsabile dei servizi tecnologici di Citizens Financial Group, le aziende tech-driven che danno priorità all’innovazione e alla trasformazione digitale saranno le prime ad adottare le tecnologie IA/ML nel cloud. “Inoltre, le quelle data-driven e molto orientate sull’analisi dei dati saranno in grado di sfruttare i migliori servizi di questo tipo offerti da diversi vendor per migliorare il processo decisionale, automatizzare flussi operativi e personalizzare la customer experience”, prevede Ruttledge.

Che, inoltre, osserva come la transizione della sua azienda verso il cloud e l’IA/ML sta portando stabilità, resilienza, sostenibilità e velocità di mercato. “Le nostre capacità in questo campo stanno aumentando le nostre opportunità di rimanere snelli e di fornire approfondimenti sui nostri servizi ai clienti interni ed esterni”, afferma.

2. Gli industry cloud alimentano l’innovazione

Gli industry cloud sono blocchi compositi – che incorporano servizi cloud, applicazioni e altri strumenti-chiave – costruiti per casi d’uso strategici in settori specifici [in inglese]. Consentono una maggiore flessibilità nell’allocazione delle risorse, aiutando chi li adotta a prendere decisioni topiche su come differenziarsi, spiega Brian Campbell, direttore di Deloitte Consulting. “Questo ecosistema si sta evolvendo rapidamente, e ciò comporta la necessità di monitorare costantemente ciò che esiste e ciò che funziona”.

Sfruttando il numero sempre crescente di operatori cloud che lavorano per soddisfare le esigenze aziendali specifiche del settore in modo composito, questi insiemi di tool offrono l’opportunità di accelerare la crescita, l’efficienza e la customer experience [in inglese]. “Permettere un’ulteriore diversificazione in cima a queste soluzioni crea una stretta collaborazione tra i leader aziendali e quelli che si occupano, specificamente, di tecnologia, su dove concentrare la differenziazione e le risorse”, aggiunge Campbell.

La prima ondata di adozione del cloud da parte del settore è stata guidata da aziende che volevano essere leader o, comunque, all’avanguardia rispetto ai loro competitor di settore. Il successo di queste imprese ha generato una rapida ondata di seguaci che ha investito un mercato più ampio. “I cloud di settore stanno anche livellando il terreno di gioco, per cui i clienti di fascia media hanno ora accesso a funzionalità avanzate che non devono più costruire internamente da zero per competere con i loro concorrenti globali più grandi”, conclude Campbell.

3. Modernizzare le applicazioni principali per il cloud

La maggior parte delle grandi imprese ha cercato di ottenere risultati rapidi nel proprio percorso di trasformazione digitale e di adozione del cloud. Ha portato al suo interno i carichi di lavoro più piccoli e meno critici, ha “containerizzato” le applicazioni legacy per renderle più compatibili con il cloud, e ha adottato una strategia cloud-first per lo sviluppo di qualsiasi nuova applicazione, osserva Eric Drobisewski, senior enterprise architect di Liberty Mutual Insurance.

Tuttavia, l’enfasi iniziale sui risultati rapidi ha lasciato molte applicazioni aziendali vitali e i relativi dati bloccati nei data center o negli ecosistemi cloud privati, che necessitano ancora di una migrazione. “Spesso, questi carichi di lavoro sono strettamente legati a costose [piattaforme] hardware e software costruite in un periodo in cui tutto ciò che era disponibile era un’architettura verticale”, spiega Drobisewski. Il quale pone l’accento anche sul fatto che continuare a mantenere ecosistemi paralleli con applicazioni e dati suddivisi tra data center, cloud privati, cloud pubblici, mainframe, infrastrutture fisiche e virtualizzate sia complesso e costoso. “La semplificazione attraverso la modernizzazione ridurrà i costi, si troverà di fronte alla complessità operativa, e introdurrà la scala orizzontale e l’elasticità per percorrerla dinamicamente al fine di soddisfare le esigenze aziendali emergenti”, consiglia.

4. Sfruttare al meglio il continuum multicloud hybrid-edge

Il continuum multicloud hybrid-edge segna un passo avanti cruciale per le imprese che vogliono reinventarsi sfruttando la convergenza di tecnologie diverse. “Le aziende devono concentrarsi sulla definizione del loro programma di reinvenzione aziendale e sull’utilizzo del continuum cloud come sistema operativo per riunire dati, IA, applicazioni, infrastrutture e sicurezza, al fine di ottimizzare le operazioni e accelerare il valore aziendale”, afferma Nilanjan Sengupta, cloud and engineering lead di Accenture Federal Services.

Secondo Sengupta, questa tendenza consentirà alle aziende di evitare un’eccessiva dipendenza da un unico vendor di cloud pubblico. “Soddisfa una moltitudine di esigenze aziendali, sbloccando, al tempo stesso, i progressi dell’innovazione nel settore dei dati, dell’intelligenza artificiale, della cibernetica e in altri campi, allineando le capacità alla missione e ai risultati aziendali”. Le architetture ibride stanno rapidamente diventando l’unica opzione praticabile per la maggior parte delle organizzazioni, poiché forniscono la flessibilità, la sicurezza e l’agilità necessarie per adattarsi alle esigenze aziendali in rapida evoluzione.

Il continuum multicloud-ibrido avrà un impatto sui CIO e sulle loro aziende, costringendoli ad affrontare in modo olistico diverse questioni-chiave, come la determinazione del giusto modello operativo, l’integrazione e la gestione di diverse piattaforme tecnologiche, la ricerca dei talenti giusti e dei costi, afferma Sengupta. “I CIO dovranno sviluppare strategie e roadmap per la transizione verso ambienti cloud ibridi, promuovendo, al contempo, una cultura dell’agilità e dell’innovazione continua all’interno delle loro aziende”, aggiunge.

5. Raccogliere i frutti della maturità del cloud

Dopo anni di adozione aggressiva, il cloud è ora saldamente inserito nel mainstream IT e aziendale. “La sua maturità non è un qualcosa che un’impresa conquista da un giorno all’altro, ma quando viene presa sul serio, diventa un netto vantaggio competitivo”, afferma Drew Firment, vice president delle strategie aziendali e chief cloud strategist della società di formazione e certificazione online Pluralsight.

Firment ritiene che la maturità del cloud inizi, tipicamente, con la creazione di un Cloud Center of Excellence (CCoE) per stabilire un chiaro intento aziendale e acquisire esperienza con un singolo cloud prima di aggiungerne altri. “Una volta che un’impresa padroneggia un ambiente cloud e raggiunge il livello di maturità cloud-native, può iniziare a utilizzare altri vendor per carichi di lavoro specifici”, spiega Firment.

Per esempio, Firment afferma che un’applicazione per l’assistenza clienti potrebbe essere costruita su Amazon Web Services e sfruttare i servizi di intelligenza artificiale di Google Cloud Platform. “L’obiettivo è allineare i punti di forza di ciascun cloud provider per supportare al meglio le specifiche esigenze aziendali o dei clienti”.

Sempre secondo il manager, un approccio intenzionale e deliberato verso una strategia multicloud offre ai CIO e alle loro aziende un grande potere. “Mentre molti tecnologi, nel 2023, si concentreranno sugli investimenti in strumenti multicloud come Kubernetes e Terraform, i leader guarderanno più alla fluidità multicloud della loro forza lavoro”.

6. L’ascesa di FinOps e l’ottimizzazione dei costi del cloud

Cloud FinOps [in inglese] offre alle aziende una governance e un quadro strategico adatto a gestire e ottimizzare le spese del cloud in modo trasparente ed efficace.

“Implementando una strategia FinOps olistica, un’impresa può aumentare la responsabilità finanziaria accrescendo la visibilità della spesa cloud al suo interno, riducendo i servizi ridondanti e prevedendo le spese cloud future, a tutto vantaggio di una pianificazione più accurata”, afferma Douglas Vargo, vice president practice lead per le tecnologie emergenti della società di servizi IT e aziendali CGI. “Una maggiore visibilità e responsabilità fiscale sui costi del cloud consentirà alle realtà aziendali di ri-orientare la spesa su iniziative di innovazione e di realizzare un maggiore valore per i loro investimenti nel cloud”.

Secondo Vargo, le imprese che implementano efficacemente la governance e le strategie FinOps ridurranno i costi del cloud fino al 30%, consentendo loro di reinvestire tali risparmi in iniziative di innovazione. “Un framework di questo tipo efficacemente eseguito migliorerà il ROI della spesa per il cloud e aprirà le porte ad altri investimenti, come l’aumento dei fondi per l’innovazione”, aggiunge.

7. Gli hyperscaler si adattano a una crescita più lenta

I tre principali hyperscaler – Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform – sono cresciuti rapidamente negli ultimi anni, osserva Bernie Hoecker, partner e leader della trasformazione del cloud aziendale della società di ricerche e consulenza tecnologica ISG. Nel frattempo, molte aziende hanno accelerato la loro digital transformation per soddisfare le esigenze emergenti create dai team di lavoro remoti e per fornire ai clienti esperienze digitali migliori.

“In molti casi, tuttavia, le imprese hanno investito eccessivamente nelle capacità IT e cloud”, osserva, “e ora si concentrano sull’ottimizzazione degli investimenti effettuati piuttosto che sullo spostamento di nuovi carichi di lavoro nel cloud”.

Ma le aziende non sono state le uniche a investire troppo. “Anche i tre grandi hyperscaler stanno procedendo a un ridimensionamento dopo aver effettuato un numero eccessivo di assunzioni durante la pandemia, e sono ora costretti a gestire la sovrabbondanza della loro forza lavoro”, afferma Hoecker. Sottolinea che Amazon ha recentemente tagliato altri 9.000 posti di lavoro [in inglese] oltre ai 18.000 annunciati a gennaio [in inglese]. Microsoft ha licenziato 10.000 dipendenti a gennaio [in inglese] e Google, tra le altre misure di riduzione dei costi, ha licenziato 12.000 dipendenti [in inglese].